IL LIBRO

LA BANDA IN PIAZZA

Questo libro celebra un momento importante e particolarmente significativo per il Complesso Bandistico “S. Cecilia” del nostro paese, in quanto testimonia il cammino compiuto dalle origini presunte della sua costituzione fino ai giorni nostri, dimostrando longevità di spirito e tenacia, aggiornandosi ed adattandosi all’evolvere dei tempi.

Il libro, dunque, che ho il piacere di presentare, voluto dalla direzione del Corpo Bandistico e realizzato anche con il contributo dell’Amministrazione Comunale, ripercorre non solo la storia della “musica” di Povegliano, ma pure quella della nostra comunità, di cui delinea vicende e fatti circostanziandoli e collegandoli anche alla storia nazionale. Non mancano infine le testimonianze ed i ricordi della nostra gente che ha vissuto il più recente passato, arricchendo il libro della loro esperienza riportata fedelmente anche con lo schietto idioma dialettale.

Certo non pensavo che la ricerca condotta da Marco Carozzi portasse così lontano nel tempo, fino addirittura agli inizi del XIX secolo.

Vedendo la nostra giovane Banda sfilare in tante occasioni per le vie di Povegliano o ascoltandola nei sempre graditi concerti, è difficile immaginare, infatti, che questa libera associazione possa affondare le sue radici in un passato così remoto. Eppure il libro lo attesta, e così, oggi, ci possiamo sentire fieri di essere eredi di una così gloriosa istituzione che, ininterrottamente, ha continuato per quasi due secoli nel compito di divulgare il messaggio e la cultura musicale.

Essa è dunque espressione genuina e diretta di un patrimonio culturale locale della nostra comunità.

Siamo pertanto ancor più riconoscenti a questa associazione che, ancor oggi, sa proporre un’attività che insieme educa e sa divertire, per l’impegno profuso volontariamente rivolto più che mai, in particolar modo, alla nostra gioventù, orientandola alla formazione ed educazione musicale.

Buon anniversario, quindi, al nostro complesso bandistico ed un augurio per la sua longevità ed attuale vitalità, perché possa continuare a dare a Povegliano il suo contributo di impegno sociale e culturale.

                                                                                                                                                                                                                                                         

 

 

 

 

 

 

 

 

 

La musica ha sempre accompagnato l’uomo nella sua storia. Da semplice, originale e primitiva necessità di comunicazione con segnali e suoni ritmati, essa, è divenuta, nel tempo, più complessa ed articolata ricerca di sempre nuove forme d’espressione, interprete di stati d’animo ed emozioni individuali o collettive, dimostrazione stessa di genialità, estro e fantasia e quindi forma d’arte e cultura. Dai singoli suonatori ai gruppi strumentali, l’espressione musicale ha assunto vari e diversi significati, dall’accompagnamento di feste o rituali, alla celebrazione del potere, all’esaltazione di valori spirituali. Sacra o profana, colta o popolare che sia, la musica è quindi una traccia che le società d’ogni epoca hanno lasciato sul loro cammino e perciò importante testimonianza attraverso la quale esse sono riconoscibili. La storia d’ogni espressione musicale si fonde per tanto con la storia più grande dell’evoluzione della società che la prodotta, divenendone al tempo stesso pretesto e contesto, filo conduttore e tessuto che possono in ogni momento dipanarsi e ricostruire. Uno degli aspetti meno studiati nel tempo di questa complessa ed affascinante evoluzione è la storia delle bande musicali civiche. Oggi riconosciute non solo come un fenomeno folkloristico e ricreativo, ma soprattutto etnico e culturale, con una funzione fondamentale d’aggregazione e di diffusione del messaggio musicale tra gli strati meno acculturati e marginali della società, in epoche d’estrema carenza di mezzi di comunicazione ed informazione come oggi gli intendiamo e siamo abituati a fruire. A questo proposito rammentiamo, come altri, un noto passo, tratto dagli scritti di Dino Coltro, riferito alla gente della bassa veronese: <...nessuno riusciva a mettare in croce do parole scritte, ma tutti conoscevano la musica.> (da “I leori del socialismo” di Dino Coltro - ed. Bertani Editore - 1973).

Con questa premessa e con l’intento quindi di fornire un contributo per colmare almeno una parte di questo vuoto d’informazioni, utili per successivi approfondimenti, è avvenuto l’approccio, casuale o scontato che sia, con l’indagine che è stata svolta, e che si è tradotta in questa raccolta di fatti e testimonianze sul gruppo musicale più antico e duraturo di Povegliano che è costituito dalla sua banda civica, popolarmente nota un tempo semplicemente come “la musica” e giunto fino ad oggi con l’attuale sodalizio che conosciamo con il nome di Corpo Bandistico “S. Cecilia” di Povegliano Veronese.

L’indagine sulle origini e la storia del Corpo Bandistico di Povegliano nasce nel 1995 e trae spunto da un’idea dell’allora Presidente Sig. Luigino Segattini, condivisa da un ristretto gruppo di persone tra cui il Sig. Luca Cavallini, il Sig. Rino Montresor e l’allora Maestro Prof. Giovanni Baciga. Inizialmente, a dir il vero, si pensava più che altro ad organizzare una mostra fotografica sulle attività più recenti della banda musicale, ma il rinvenimento casuale d’alcune vecchie fotografie senza data ed il racconto appassionato dei componenti più anziani stuzzicarono il desiderio di approfondire l’argomento. Presto, così, ci si rese conto che correvano il pericolo di essere dimenticati, forse per sempre, fatti, persone, storie di avvenimenti non solo recenti, dove ancora poteva spingersi la memoria di testimoni tuttora viventi, ma anche le origini e l’evoluzione di un particolare ed importante fenomeno sociale e di cultura locale che copriva, tra l’altro, inaspettatamente, un notevole periodo storico.

S’intraprese allora una ricerca basata sia sulla raccolta delle testimonianze dirette che sull’allargamento dell’indagine a fonti documentali, guidati in questo dalle fondamentali indicazioni contenute nella pubblicazione del dott. Paolo Rigoli sulla storia della banda musicale di Quaderni (- Studi Villafranchesi n°11, edito nel Dicembre del 1994). Nel frattempo, in occasione delle “feste settembrine” di Povegliano del 1995, si riuscì a raccogliere sufficiente materiale per organizzare una prima mostra fotografica. Sorprendentemente, la mostra riscosse un notevole interesse e nel giro di tre anni si arricchì oltre che di documenti inediti soprattutto di nuove preziose testimonianze che aggiunsero fatti e nomi alla storia che stava prendendo corpo.

Così è nata questa raccolta di documenti, aneddoti ed anche un po’ di storia che ho voluto intitolare “La Banda in piazza”, considerandone emblematica la collocazione e meglio rappresentativa dell’aspetto popolare di questa istituzione, che nasce dalla gente comune e per amore della musica e per un desiderio d’evasione, di riscatto, indipendenza e affermazione delle proprie aspirazioni.

La piazza intesa, dunque, come un luogo di confronto e incontro, come palcoscenico naturale dove la banda si trova con il paese, con la sua gente.

Un particolare ringraziamento, infine, per la preziosa, generosa ed appassionata collaborazione va ai Sigg. Giuseppe Benato, Remo Perina, Mario Zanon e Gaetano Canotto, nonché al M° Antonio Zanon e al prof. Glauco Pretto, ma anche al fotografo Roberto Fin, che ha messo a disposizione il suo archivio fotografico. Queste persone, insieme a tante altre che hanno fornito testimonianze e fotografie, hanno consentito di costruire fatti e nomi sconosciuti o dimenticati che le immagini, spesso anonime, facevano riemergere dal passato.

L’Amministrazione Comunale di Povegliano, prima autorizzando le ricerche d’archivio e infine, con encomiabile liberalità assumendosi interamente l’onere, ha reso possibile la pubblicazione del testo.

 

 Marco Carozzi

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